Il progetto del complesso di San Domenico a San Gimignano è stato per lo Studio un’occasione straordinaria per prendere ulteriore coscienza del delicato equilibrio e totale interrelazione che nel nostro Paese sussiste tra il Territorio, i suoi Beni Storici, artistici e monumentali, la sua Gente, l’eredità storica e culturale trascritta nel Paesaggio e nelle convenzioni.
Progettare il passato per il futuro necessita di un ampio approccio interdisciplinare e di visione strategica; le soluzioni devono necessariamente rinsaldare coerentemente il valore oggettivo e testimoniale dei manufatti all’utile della Comunità, che pur ancorata alle sue Tradizioni non può venire meno alla sfida del proprio perfettibile e sostenibile.
La straordinarietà del borgo di San Gimignano non ha eguali al mondo, riconosciuto nel 1990 patrimonio mondiale dall’Unesco. Il complesso dell’ex carcere e convento di San Domenico, la cui proprietà è condivisa tra Comune e Regione, rappresenta quasi il 10% di tutto il territorio del centro storico inurbato ed una delle aree più antiche. Sviluppatosi come convento al principio del millequattrocento sulle tracce di un più antico castrum, a partire dal 1883 ha svolto la funzione di carcere fino al 1995.
Con una superficie di circa 13 mila metri quadrati, di cui edificati 6480, il monumento è stato anche antesignano del processo di trasferimento dal Demanio agli enti territoriali, primo caso di attuazione del federalismo demaniale culturale in Italia.
Un percorso che in 3 anni ha portato alla stesura di una prima proposta e di una revisione definitiva. Un intervento che coniuga storia, cultura e valorizzazione economica; un recupero inteso a dare nuova vita alle parti che lo compongono, con un programma aperto ed inclusivo.
Per quanto possa apparire un programma tradizionale di recupero, vorremmo sottolineare il coraggio e l’audacia sostenuta dall’Amministrazione che ha guidato il processo e dal gruppo di progettazione nell’avanzare idee d’uso della città antica che si spingono oltre le logiche della mera manutenzione funzionale: in particolare l’idea dei percorsi che valorizzano il giro di ronda e l’accesso dalla cinta. E va dato atto anche della competenza e della capacità della Soprintendenza di guidare ed armonizzare tali proposte.
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PREMESSA ESTRATTA DAL PROGETTO PRELIMINARE
L’“ex convento ed ex carcere di San Domenico” è un complesso architettonico articolato situato nel cuore del centro storico di San Gimignano, riconosciuto di interesse storico-artistico con D.M. 23 giugno 1982 ai sensi dell’art. 822 del Codice Civile e sottoposto alla disciplina di tutela e salvaguardia di cui al D.Lgs. n. 42/2004, “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e ss.mm.ii.. Il Comune di San Gimignano ha acquisito il Complesso a titolo gratuito, in quota di proprietà indivisa con la Regione Toscana, ai sensi dell’art. 5 comma 5 del D.Lgs. n. 85/2010, sulla base di uno specifico “Accordo di Valorizzazione” per la riqualificazione, la salvaguardia e la tutela del bene siglato dai due enti proprietari con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio il 04.08.2011 e modificato con successivo Atto d’integrazione del 29.09.2014. Tramite sottoscrizione di un “Accordo di Governance” con la Regione Toscana, il Comune è stato successivamente individuato come soggetto attuatore delle attività e degli adempimenti tesi alla riqualificazione del Complesso. Con deliberazione della Giunta Comunale n. 115 del 23.07.2014, il Comune ha approvato un primo “Progetto Preliminare relativo ai lavori per il risanamento e la valorizzazione del complesso di San Domenico”. Con deliberazioni della Giunta Comunale 19.09.2016, n. 147 e del Consiglio Comunale 28.10.2016, nn. 61 e 62 e 20.01.2017, n. 3 sono state approvate modifiche e integrazioni del “Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi” del San Domenico, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione, prevedendo l’inserimento della funzione “ricettiva” tra le funzioni e destinazioni d’uso del Complesso, sottoscrivendo il 19.12.2016 il conseguente “Atto di modifica e integrazione del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico” con tutti gli enti pubblici coinvolti nell’attuazione dell’Accordo di Valorizzazione. Il presente Progetto Preliminare costituisce l’adeguamento del “Progetto Preliminare per il risanamento e valorizzazione del Complesso di San Domenico” di San Gimignano approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n.115 del 23.07.2014, recependo di fatto le nuove indicazioni funzionali e di destinazione d’uso introdotte in considerazione delle avvenute modifiche ed integrazioni del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e Chiesa di San Lorenzo in Ponte di San Gimignano, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione. La principale delle modifiche e integrazioni dell’Accordo di Valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico, suggerite da tutti i potenziali soggetti interessati alla riqualificazione del bene ai fini di una concreta possibilità di intervento sul medesimo, concerne l’inserimento, tra le attività e destinazioni d’uso attualmente previste dall’Accordo, della funzione “ricettiva”. Spazi comunque delimitati e contenuti in superfici non esuberanti l’insieme delle altre funzioni previste, ritenuti i soli in grado di consentire un reintegro delle notevoli risorse economiche necessarie al restauro, al ripristino, alla gestione e alla valorizzazione del bene, a fronte di una eventuale concessione che, seppur di durata ultradecennale, non potrebbe tradursi in alcuna forma di alienazione del compendio. Premessa 8 L’adeguamento del Progetto Preliminare si inscrive nelle modalità e nei contenuti definiti dalla normativa legislativa vigente di cui al D.Lgs. n. 163/2006 e relativo Regolamento di esecuzione DPR n. 207/ 2010 e ss.mm.ii. in attuazione dell’art. 23, comma 3 del D.Lgs. n. 50/2016 che rimanda alla disciplina transitoria ai sensi dell’art. 216, comma 4 del medesimo decreto. In ragione della natura del bene, l’adeguamento del Progetto Preliminare è stato sostenuto da una ulteriore e qualificata serie di indagini conoscitive e diagnostiche integrative, previste dalla normativa e concordate con la Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo, realizzate parallelamente da tecnici e professionisti qualificati, il cui esito è stato integrato e messo a sistema nell’elaborazione del rinnovato Progetto Preliminare per il risanamento e la valorizzazione del Complesso di San Domenico. Il 12.07.2017 il Comune ha infine sottoscritto con la Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo specifico Verbale con cui si attesta la piena conformità dei contenuti del presente Progetto Preliminare all’Accordo di Valorizzazione del Complesso e si formulano specifiche disposizioni che dovranno essere obbligatoriamente rispettate durante lo svolgimento di tutte le fasi progettuali necessarie all’attuazione dell’Accordo di Valorizzazione. Le funzioni e destinazioni d’uso e tutti gli interventi per la salvaguardia, la tutela e riqualificazione del San Domenico dovranno pertanto rispettare integralmente i contenuti del presente Progetto Preliminare, del Programma di Valorizzazione - Schema direttore degli interventi del San Domenico, quale Allegato “B” dell’Accordo di Valorizzazione del bene, e del succitato Verbale dell’incontro tecnico fra Comune e Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo.