LC Apartment

MILAN, ITALY - 2014

L’appartamento si situa nel contesto dello storico palazzo della Veneranda Fabbrica di Milano, antica istituzione che dalla sua fondazione provvede alla gestione tecnica ed amministrativa del Duomo e delle sue pertinenze. 


L’elegante edificio ottocentesco, caratterizzato da un unico gigantesco ordine di colonne corinzie, fu realizzato nel XIX secolo sul disegno di Pietro Pestagalli, con il successivo contributo di architetti quali Giuseppe Vandoni (a cui si deve il disegno dell’orologio posto sul frontone e decorato da sculture di Luigi Buzzi ed Abbondio Sangiorgio), Adolfo Zacchi ed Ignazio Gardella.

Gli spazi dell’appartamento, sottoposti a vincolo storico-monumentale, sono stati restaurati e recuperati secondo un preciso programma di opere di consolidamento e manutenzione degli apparati strutturali, funzionali e decorativi, nel pieno rispetto dei caratteri originali. Gli impianti elettrici, idrici e meccanici sono stati aggiornati ed integrati senza intaccare la matrice ottocentesca degli ambienti, evidente negli ampi volumi, nelle modanature lignee e di gesso che perimetrano e scandiscono i plafoni, le porte e gli infissi originali dell’epoca della costruzione.

Il tema del colore e delle finiture è stato l’altro centro focale della strategia progettuale: a partire da un’attenta analisi stratigrafica delle tinteggiature e dei fondi rinvenuti sui paramenti murari, si è definito un ragionato abaco di cromie e pastelli per avvolgere i diversi ambienti secondo una logica finalizzata a realizzare un continuum tonale in armonia con le atmosfere luminose del contesto esterno.

I servizi e la cucina sono stati rivisitati con linee e materiali in coerenza con le geometrie e le relazioni agli spazi adiacenti. Gli arredi, disegnati su misura, costituiscono una punteggiatura funzionale che si snoda lungo le stanze, concepiti per non sottrarre peso e gerarchia ad un’accurata selezione di arredi d’epoca e di opere d’arte, indiscussi protagonisti dell’ensamble. Ogni scelta è stata condivisa con il committente, ricercando soluzioni in grado di esaltare la vocazione nobile, ariosa ed ospitale degli spazi. La messa a punto di un certo understatement meneghino ed un pizzico di garbata ironia sono state le leve che hanno calibrato il completamento del decor e delle soluzioni illuminotecniche, alla ricerca di una leggera eleganza non priva di provocatori paradossi.